In “Relation” i danzatori mettono in scena la quotidianità dell’essere umano. Persone che si conoscono, si cercano, si trovano, formano delle relazioni e raccontano le loro storie: il rapporto uomo/donna, il rapporto uomo-uomo, le paure di una donna innamorata, l’incubo di sentirsi inadeguata al proprio uomo, un uomo che non ha il coraggio di accettare sé stesso.
Tra tutte, la storia centrale è rappresentata dal difficile rapporto tra madre biologica, madre adottiva e figlia contesa; la sofferenza di una donna per aver abbandonato una parte di sé stessa, sperando di regalarle un futuro migliore, e il successivo pentimento.
Le relazioni umane si creano, si dividono, si distruggono, si trasformano, si spezzano, vengono sostituite, si ridividono, si ridistruggono, si ritrasformano, si ricreano e finiscono, fino al momento in cui non ricomincia tutto dall’inizio, in un ciclo eterno che ci portiamo sempre dentro.