di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo

una coproduzione FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea

In costante ricerca. Il bisogno dell’altro. Avidità di contatto, profumi e sapori. Liberati del freno inibitorio del pudore e delle convenzioni sociali cosa potrebbe accadere? Siamo tutti animali? Quanto possiamo desiderare chi ci circonda? Quanto e quanti possiamo amare? Due corpi, poi uno e poi improvvisamente tre. Imprevisti e probabilità. Ritmi e rituali che percuotono, s’intrecciano e distorcono. La grazia innaturale di Nijinsky. L’istinto predatorio appartiene al DNA dell’essere umano. Marcare il territorio diventa un gioco, immaginare diventa un’esigenza. Quanto spazio abbiamo nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro animo? Quanto possiamo ospitare dentro di noi? Fame.

"È un lavoro demoniaco sull’amore e sulla sua complessità, sulla triangolazione come dinamicità e tormento, gelosia e rivalità, voglia di appartenersi e sfuggirsi. Fino a dissolvere."

Vincenzo Sardelli critico teatrale

"A LOT OF racconta, in forma traslitterata ma anche concretamente viva e per certi versi drammaturgicamente fedele, la vicenda dell’uomo che ha segnato la danza della prima parte del secolo scorso, e del suo rapporto con la figura controversa, cosciente e perversa, di Diaghilev, che fu allo stesso tempo suo impresario, stregone e amante."

Renzo Francabandera paneacquaculture.net

A LOT OF si costruisce sul numero 3: 3 performer in scena, 3 autori differenti, 3 composizioni musicali, 3 personaggi storici, 3 parti.

Tutto inizia con un duetto ispirato a L’Après-midi d’un Faune, coreografato da Nijinsky nel 1912. L’autore nell’opera originale affronta il tema della pulsione sessuale non controllabile da cui scaturisce un enorme senso di colpa. Nei suoi Diari, scritti sette anni dopo il balletto, si evince che il coreografo si sia ispirato alla sua stessa vita con Djagilev di cui era amante.

Nessuna ninfa in scena, al centro soltanto due creature primitive, a tratti mitologiche. Le due “creature” sognano, desiderano, si uniscono per un obiettivo comune, provano a desiderarsi ma è soltanto un tentativo. L’oggetto del desiderio non è lì con loro, è altrove. Lungo il cammino uno diventa l’ostacolo dell’altro, un ostacolo amato e odiato, utilizzato per raggiungere il proprio scopo.

Cosa succede nel momento in cui non si riesce a soddisfare la propria pulsione? Cosa succede al corpo nel momento in cui non riusciamo a ottenere ciò che bramiamo?

A seguire in A LOT OF si assiste ad un solo, un tuffo all’interno del sacrificio, un rito volto a un piacere più alto. Movimenti carnali che si scontrano con la più sensuale delle delicatezze. Un corpo che osserva e scruta. Un corpo che grida e assapora. Un corpo che si adagia su melodie conosciute affondandosi a memorie ancestrali. Sagre primaverili, inizi sempre originali, tempi di riscoperta. Ripetere per cambiare, rivivere per perdere, rifare e sbagliare, riavvolgere per ricominciare.

Infine si assiste al racconto di una storia d’amore antica per origine, contemporanea di definizione. In scena due corpi che si amano fino a che un terzo prende il posto di uno dei due, una nuova coppia si forma ma per poco, diventeranno un trio; il triangolo composto dal leggendario Vaslav Nijinsky, dalla contessa Romola de Pulszky e dall’impresario Sergej Pavlovič Djagilev prende forma sulla scena attraverso tenerezza, passione, voyeurismo, divertimento, rabbia e solitudine. La forza di Romola, la volontà di Nijinsky, la furia di Djagilev si intrecciano in forme, traiettorie, schemi, esplosioni. Tre persone che si amano. Anche questo è amore? Cosa muove le loro anime e i loro corpi?

La musica parte dalla rielaborazione di due opere immortali: L’Après-midi d’un Faune di Debussy e Le Sacre du Printemps di Stravinskij. I temi vengono rielaborati e decostruiti con un approccio elettro acustico, il materiale armonico reiterato in maniera quasi catartica al fine di sottolineare le sfumature erotiche e folli della poetica tormentata di Nijinsky. La ripetizione musicale è parte fondamentale del processo, matrice di un sentimento primitivo raffinatosi in Uomo moderno, vittima dell’amore e delle sue conseguenze.

ANNO
2023

COREOGRAFIA
NICOLÒ ABBATTISTA

DRAMMATURGIA
CHRISTIAN CONSALVO

MUSICA
FILIPPO RIPAMONTI

COSTUMI
LEONARDO ROSSI

DURATA 40” per 3 DANZATORI

CAST ORIGINALE
Giovanni Careccia, Enrico Luly,
Gioele Cosentino

ANTEPRIMA
25 giugno 2023
Sempre Liber3 // Milano Pride
Teatro Elfo Puccini
MILANO

PRIMA RAPPRESENTAZIONE
19 novembre 2023
FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea
Teatro Comunale Fedele Fenaroli
LANCIANO (CH)

ALTRE REPLICHE:
  • 28 luglio 2023 (estratto)
    Milano è Viva // Estate al Castello
    Castello Sforzesco
    MILANO
  • 17 settembre 2023 (estratto)
    Boarding Pass Plus
    Teatro Abeliano
    BARI
  • 29 settembre 2023 (estratto)
    Festival Le Voci dell’Anima
    Teatro degli Atti
    RIMINI
  • 27 novembre 2023 (estratto)
    Sempre Liber3
    Teatro Filodrammatici
    MILANO
  • 15 maggio 2024
    Stagione Teatrale CCN Aterballetto
    Fonderia Nazionale della Danza
    REGGIO EMILIA
  • 29 giugno 2024
    Rassegna QUASI SOLO
    Spazio Fattoria
    MILANO
  • 23 novembre 2024
    Festival Rilievi in Danza
    Sala Ruspoli
    CERVETERI (RM)
  • 15 marzo 2025
    Festival InSincronia
    Teatro Trieste 34
    PIACENZA
  • 17 maggio 2025
    Presente Futuro Festival
    Teatro Libero
    PALERMO
  • 16 novembre 2025
    Festival Itinera
    Teatro Civico 14
    CASERTA
  • 13 dicembre 2025
    Rassegna Second Hand – Di Seconda Mano
    Sala Assoli
    NAPOLI

RASSEGNA STAMPA: