Il Centro di Alta Formazione per la Danza ArteMente attualmente è diretto da Nicolò Abbattista, Christian Consalvo e Irene Romano.
Il percorso triennale proposto dal Centro è rivolto a ragazzi dai 16 ai 25 anni, selezionati tramite audizione, e prepara l’allievo a ricoprire più figure professionali, non solo quella del danzatore, ma anche quella dell’insegnante, del coreografo o dell’operatore della danza.
Il percorso didattico ha frequenza obbligatoria dal lunedì al venerdì per un totale di 30 ore settimanali, senza vincolo di esclusiva, e comprende non solo le lezioni accademiche ma anche seminari e workshop con docenti esterni, oltre alla partecipazione a eventi (spettacoli, stage, concorsi) organizzati dal Centro a cui gli allievi possono prendere parte ricoprendo ruoli artistici o tecnico-organizzativi, avendo così la possibilità di scoprire e sperimentare le varie professioni dello spettacolo.
Nel corso del triennio accademico agli studenti viene inoltre data la possibilità di confrontarsi con il mondo professionale grazie alle collaborazioni con altri centri di formazione, compagnie, coreografi e agenzie di spettacolo affiliate.
La metodologia proposta ad ArteMente nasce dalla forte esigenza di voler formare non solo dei danzatori, nell’accezione puramente esecutiva del termine, ma piuttosto dei “corpi pensanti” capaci di elaborare, produrre e vivere un atto artistico, che non si limitino a seguire le direttive del coreografo e del regista, ma siano in grado di mettere la propria personalità al servizio della creazione artistica.
Per questo gli allievi, oltre allo studio delle materie pratiche e teoriche, sono invitati a stimolare la propria curiosità e osservare il panorama contemporaneo per approfondire il proprio lavoro compositivo e consolidare un linguaggio personale. In tale percorso, personalizzato sulle caratteristiche del singolo allievo, le individualità e peculiarità di ciascuno non sono mai penalizzate a favore dell’omologazione, ma piuttosto vengono esaltate e stimolate per farle diventare una ricchezza per il gruppo.
Riteniamo fondamentale che un artista oggi debba imparare ad essere unico e, allo stesso tempo “uno dei tanti”: debba, cioè, saper entrare in un lavoro stilisticamente diverso dal proprio nel modo più omogeneo possibile, ma anche sapere rendere proprio ed inimitabile ciò che fa, in base alla richiesta.